Joseph e il Metodo Pilates

Joseph Pilates (1883-1967) definí il suo metodo con il termine Contrology e lo descrisse, nei suoi principi e negli esercizi a corpo libero (che potessero essere praticati anche a casa oltre che nel suo studio) nel libro “Your Health” del 1934 e “Return to Life Through Contrology” del 1945, dedicandolo a Clara, sua moglie e musa ispiratrice.

Uomo coraggioso, innovatore, appassionato e generoso, Joseph Pilates aprí il suo primo studio a New York nel 1926 e si dedicò al miglioramento della qualità di vita di coloro che lo conobbero, sia allievi che futuri insegnanti.

Joseph Pilates, matwork, foto storica in bianco e nero
Joseph Pilates esercizio con attrezzo pilates

Contrology: le sue idee

Secondo le stesse parole di Joseph Pilates, Contrology è la completa coordinazione di corpo, mente e spirito. È una via per acquisire in modo consapevole il completo controllo del corpo e, mediante l’adeguata ripetizione dei suoi esercizi, per seguire un ritmo naturale ed arrivare ad una efficiente coordinazione, entrambe attività queste legate al nostro inconscio.

Contrology sviluppa il corpo uniformemente, corregge posture errate, ripristina la vitalità fisica, rinvigorisce la mente ed eleva lo spirito. Attraverso la pratica costante, il metodo Pilates offre la possibilità di raggiungere quella flessibilità, grazia naturale e abilità, che influenzerà inevitabilmente il modo di camminare, giocare o lavorare, e quindi complessivamente la nostra postura.

Con la pratica costante si svilupperà una certa potenza muscolare ed una corrispondente resistenza, la capacità di svolgere compiti ardui, di impegnarsi in sport faticosi, di camminare, correre senza indebito affaticamento fisico o tensione mentale.

Il Sistema Pilates

Joseph Pilates era senza dubbio un uomo originale, un inventore, un osservatore della realtà e delle sue possibilità e quindi un creatore. Partendo da quello che aveva a disposizione (letti con testate in ferro, molle, redini per equitazione, legno e cuoio) ha creato passo dopo passo, con molti tentativi e brevetti, a volte riusciti a volte mancati, un sistema che lui stesso definì “apparatus”, un sistema quindi di apparati, comunemente definiti attrezzi di Pilates, costruiti con legno, molle per offrire resistenza, sia in direzione eccentrica che concentrica, acciaio e cuoio (oggi sostituito con materiali ecosostenibili e antibatterici).

Non amava definire le sue invenzioni, quasi creature per l’appunto, “machines” (macchine), né “equipment” (attrezzi). Per questo ancora oggi, anche per amore e rispetto dell’inventore, si parla di Mat Work per il movimento a corpo libero e di Apparatus Work per il sistema che utilizza le sue invenzioni.

Joseph Pilates esercizio uomo

I Benefici del pilates

Pilates per stare meglio ed essere migliori!

Pilates si rivolge a differenti tipi di persone: donne ma anche uomini (è un luogo comune diffuso ed errato che sia una disciplina essenzialmente “da donne”); giovani ed anziani (che lavoreranno con ritmi e modalità diverse, ma nella mia esperienza con pari entusiasmo); atleti, ex-atleti ma anche pigri e non più pigri; persone sportive e vigorose e persone che vogliono recuperare la propria forma ma anche la propria salute; donne in gravidanza e donne con bambini (che vogliono ritornare al proprio corpo).

I benefici e gli obiettivi del metodo Pilates sono molteplici:

Le dotazioni

Sistema Balanced Body

Per il mio studio ho scelto il sistema Balanced Body, prodotto in California secondo le linee guida più stringenti ed anche i materiali più innovativi, con caratteristiche antibatteriche e facilmente igienizzabili. 

Forse il pezzo più originale e versatile fra tutte le sue invenzioni, ed anche il più amato! Un carrello che scorre opponendosi alla resistenza di cinque molle, che possono essere aggiunte e tolte a seconda dell’esercizio, della posizione, della forza e flessibilità della persona.

Si può utilizzare restando sdraiati, seduti, in ginocchio o in piedi; le mani o i piedi nelle cinghie, con l’ausilio del Box o della Barrell. Un sistema completo che promette ciò che il suo nome annuncia: un corpo completamente riformato o rinnovato!

Per aggiungere maggior coordinazione e sfida alla stabilità del tronco, abbiamo introdotto (fra i primi e i pochi in Italia) il Konnector°, un sistema più complesso di cinghie, che consente di lavorare insieme in direzioni opposte piedi e mani, sfidando il nostro equilibrio e migliorando la nostra organizzazione posturale.

Per creare invece un movimento più dinamico e aerobico, è possibile aggiungere alla barra dei piedi una pedana, chiamata Jump Board, che Joseph Pilates aveva originariamente messo a punto pensando ai ballerini e alla loro necessità di specializzare e correggere le tecniche di salto.

 

Una superficie di poco rialzata da terra, imbottita, e una struttura in acciaio con molle e cinghie, a cui sono collegate la Roll back bar (in legno) e la Push through bar (in acciaio). Qui si può muovere il corpo in ogni direzione, rotolare, articolare la colonna vertebra dopo vertebra, creare opposizioni e sinergie. La Baby Arc Barrell e il Magic Circle sostengono e aiutano questi movimenti.

La mia preferenza è andata alla Wall Unit, piuttosto che alla Cadillac (o Trapeze Table), per inserire lavori più articolati e complessi, quali alcune asana di Hatha Yoga, ma anche movimenti che lavorino sulla rotazione e sulla flessione laterale, sia in piedi, che in ginocchio che in posizione supina. 

Ossia la sedia delle meraviglie! Pensata anche come un oggetto di arredamento, in un vago stile Bauhaus, da mettere in casa, magari non al tavolo da pranzo…

Un piccolo apparato, versatile, geniale e divertente, che richiede esperienza e controllo, ma può dare anche grandi soddisfazioni, sfidando il senso dell’equilibrio. Ci si può sedere, come su una vera sedia, oppure salirci e lavorare in stazione eretta ma a volte anche a testa in giù, ed altre semplicemente sdraiarsi.

Per ampliare il lavoro su curve e linee, sono stata fra i primi e fra i pochi in Italia ad introdurre il Bac System (Biomechanical Asymmetry Corrector of Motion) di Jean-Claude West. Molto spesso associando il lavoro su i Functional Footprints o i Disc Rotators, per migliorare l’allineamento di caviglia e ginocchio e la loro relazione al resto del corpo.